da: www.stabia24.it
(Comunicato Stampa) Castellammare di Stabia – 14 giugno 2014, il giorno fatale è arrivato. Non è più tempo di tatticismi, di schemi politici da assemblare, di frasi fatte o dichiarazioni ad effetto. Ora è il tempo della trasparenza! Le RSA Aziendali di Terme di Stabia in quest’ottica, hanno ritenuto in questi giorni di adottare un rispettoso silenzio mediatico per favorire un clima di distensione anche nei riguardi di quest’Amministrazione che ha dovuto condurre in porto il delicato processo del concordato, che è bene ribadirlo, deve occuparsi in primis di MANTENIMENTO DI POSTI DI LAVORO. Evidentemente siamo stati fraintesi: si è scambiato il silenzio per assenso.
Riteniamo sia doveroso un chiarimento proprio nello spirito della trasparenza: oltre alla delibera n.56 del 7/6/2014 che il Consiglio Comunale ha ossequiosamente approvato, nella quale in buona sostanza si da mandato al Sindaco di vendere l’Hotel delle Terme, le scriventi organizzazioni non hanno ancora ricevuto il documento integrale del concordato. Eppure, apprendiamo da fonti misteriose che è un documento di 120 pagine, non facilmente occultabile quindi, che dovrebbe essere un documento pubblico, dal momento che è stato depositato alla Sezione Fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata. Per la precisione sarebbe dovuto essere on-line al Registro delle Imprese, per ciò che concerne gli obblighi periodici di informativa finanziaria stabiliti ed introdotti nel 2013.
(non c’è traccia di informativa in 6 mesi di procedura). Alla faccia della trasparenza! Noi siamo certi che il voluminoso documento non nasconda nulla di cui preoccuparsi, siamo certi che il documento non metta a rischio il patrimonio di SINT, che non tramuti il “Fitto di Immobili” in “Fitto d’Azienda” sancito nello statuto tra SINT e Terme di Stabia, siamo certi altresì che il documento sia “scorrevole” e non ostico al lettore; certi di tutto questo, perché non consegnarcelo? D’altronde se il concordato fosse dichiarato ammissibile (il Sindaco ne è veramente convinto?) dal Tribunale, lo stesso dovrà stabilire l’adunanza dei creditori che obbligatoriamente dovranno essere in possesso del concordato per poterlo valutare e scegliere di sottoscriverlo.
Il metodo last minute, anche in questa fattispecie ci sembrerebbe un po’ troppo. Nello spirito della trasparenza, le scriventi organizzazioni sindacali, hanno sollecitato più volte il Liquidatore di Terme di Stabia, dott. Sammaria, di fornire adeguate risposte in merito aeventuali somme di denaro movimentate dopo la messa in liquidazione della Società; nessuna risposta. Anche in questo caso la trasparenza si è andata a farsi benedire. Le OOSS Aziendali ritorneranno a silenziarsi, questa volta non in buna fede. Si concentreranno, insieme a tutti i lavoratori, nell’accompagnare la neo nata Cooperativa Stabiae Thermae verso quello che sembra essere l’unico progetto degno, che tenti realmente il salvataggio di un’Azienda e dei suoi lavoratori “tutti”. Lavoratori che certamente non meritavano questa classe politica, che nel frattempo si è messa in cammino e ha sancito: “Terme di Stabia punto e a capo…si riparte dal mare”.A proposito, per la trasparenza abbiamo deciso: ci affidiamo alla Magistratura! Almeno questo lo condividiamo con lei Sig. Sindaco, visto le azioni di responsabilità agli ex Amministratori di Terme di Stabia, che finalmente ha avviato.
Le RSA Aziendali Terme di Stabia