Ormai il problema dell’acqua è diventato psicosi. Prima il divieto di bere dalle fonti dell’acqua della Madonna, causa la presenza di una sostanza, ( si presuppone terriccio), ma le analisi sono ancora da ultimare, ora l’acqua di colore marrone che da sabato sgorga dai rubinetti delle case ubicate nel centro antico di Castellammare di Stabia e in tutta la periferia sud. I cittadini sono allarmati e chiedono spiegazioni alla Gori, quale gestore del servizio idrico e all’ Arpac, quale Agenzia Responsabile per la Protezione dell’Ambiente.
Il problema viene sottovalutato, tanti sono i rimpalli di responsabilità. C’è chi vede il problema legato alle utenze idriche abusive, denunciato più volte dall’ex dirigente delle Terme Antonio Caccioppoli, chi a una scarsa manutenzione da parte della Gori e per questo il Comune tramite l’avvocato Marcello Clarich, stà cercando una soluzione legale per recidere il contratto e riprendere la gestione dell’acqua. Insomma tante supposizione e poca concretezza, il fatto certo è che l’acqua che sgorga dai rubinetti o dalle stesse fontanine è contaminata e il cittadino deve essere rispettato e informato su quello che è un bene vitale.
Non si può parlare di terriccio innocuo, perchè alti sono i rischi di calcoli renali e altre patologie,se assorbito in quantità elevata, ne tanto meno di aver ripulito un tombino vicino alla fonte dell’acqua della Madonna e dire di aver risolto il problema, bisogna dire la verità a tutela delle persone.