“La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli “. -Aristotele-

La salvezza sul campo è un obiettivo sfumato da tempo, per la Juve Stabia. Una stagione interamente trascorsa nei bassi fondi della classifica, funestata da risultati non all’altezza, hanno condannato i campani a un precoce saluto alla serie cadetta. Troppi, gli errori della formazione di Piero Braglia. Troppo pochi, almeno nell’ambito strettamente tecnico, i lati positivi. Da sottolineare con moderata soddisfazione, la vicinanza e l’attaccamento dei tifosi alla squadra; più volte abbiamo scritto del paradosso più evidente della stagione delle ‘vespe’: poter contare su un pubblico da Serie A, disponendo di risorse più adeguate a sostentare la Lega Pro.
Sorprende merita menzione, tuttavia, la perseveranza e un radicato senso di responsabilità emersi soltanto nel periodo più recente. Ilpareggio contro il Crotone nell’ultimo turno, contro una squadra d’alto livello, testimonia la serietà che ha investito la formazione campana da qualche settimana a questa parte. Anche contro Avellino e Latina, infatti, sono arrivati risultati positivi.
In un campionato che non ha più nulla da offrire, è notevole nonché degna di nota, la fedeltà all’impegno e l’abnegazione alla causa. Una causa perduta, certo, ma con forza omaggiata.
La permanenza in B passa solo per il campo ma la salvezza, in qualche modo, è arrivata pure per la Juve Stabia. Nonostante il responso finale non sorrida ai campani, qualcosa resta: rimangono la dignità, la fierezza; la coscienza di meritare, in fondo, l’onore.
Fonte:www.tuttomercatoweb.com/serie-b/?action=read&idnet=dHV0dG9iLmNvbS02MzM1NQ