Il selfite fa parte ormai del quotidiano, non c’è persona, ragazzo o adulto che sia, impegnato, almeno dieci minuti al giorno a fotografarsi, per condividere il momento con una realtà virtuale. Il selfite, il gesto più comune, fatto da chi fatica ad accettarsi e vuole apparire per quello che in realtà non si è.Una patologia legata al mancato riconoscimento del proprio corpo. Ci si fotografa, si modica, si pubblica, si diventa narcisisti.Ma è un’ altra moda che stà dilagando tra i giovani e desta molto più preoccupazioni del selfite. E’ bere sangue. Adolescenti si sono creati una sorta di contatti, tramite i social network, dividendosi tra di loro, tra donatori e bevitori. Una sorta di emulazione, legata al mondo del vampirismo, che può provocare serie conseguenze per la salute.Bere sangue umano, può causare malattie e seri danni al fegato, l’ accumulo di liquidi nei polmoni, disidratazione, bassa pressione sanguigna e vari disturbi nervosi. Questa “moda” è in uso in molte parti del mondo. In Europa e nello specifico in Italia, sta’ radicando molto velocemente, tanto da essere oggetto di discussione, a Genova, nel corso del XI corso interdisciplinare di aggiornamento in “Adolescentologia”. Fenomeni legati, sicuramente, a un disagio psicologico. La prevenzione deve essere fatta educando e informando i giovani fin da piccoli. Insegnando loro in primis , il rispetto di loro stessi.