la “ghigliottina” al Senato sul ddl voto di scambio -Grillo twitta: “La mafia ringrazia”

Roberto Calderoli come Laura Boldrini. Il vicepresidente del Senato, che oggi presiede l’Aula di palazzo Madama, ha annunciato l’applicazione della “ghigliottina” sul ddl contro il voto di scambio. Esattamente come la presidente della Camera aveva fatto sul decreto Imu-Bankitalia.   Il senatore leghista ha annunciato, poco prima delle 12 a palazzo Madama, la decisione di sospendere la discussione sul ddl contro il voto di scambio per passare direttamente al voto del testo (la cosiddetta “ghigliottina”) richiesta, tra gli altri, dai capigruppo Luigi Zanda (Pd), Paolo Romani (Forza Italia) e Maurizio Sacconi (Ncd) . Immediata è scoppiata la protesta del M5S, che già alla Camera si era duramente opposto alla procedura. “Voi non vi meritate il titolo di onorevole”, ha gridato il capogruppo Santangelo “andrete tutti a casa”.   Ora la parola ai rappresentanti dei Gruppi che non sono interventui e poi si passerà al voto del Ddl sulla Modifica dell’art. 416 – ter del Codice penale sullo scambio elettorale politico-mafioso. “Uno tsunami vi spazzera’ – dice ancora Santangelo mentre si levano urla e fischi dai banchi delle altre forze politiche – vi accompagneremo fuori uno a uno, anche alla luce della vostra età avanzata. Andrate tutti a casa”. “Ghigliottina contro il M5S, i mafiosi ringraziano”, rincara Beppe Grillo su twitter.  I grillini criticano anche i presidenti di turno, Calderoli (con l’esponente leghista minaccia espulsioni) prima e Lanzillotta dopo, chiedendo che a presiedere l’Aula sia Pietro Grasso. Ma il presidente del Senato è all’estero. E così, per evitare altri sconti, viene deciso che le votazioni del Senato sul ddl che modifica l’articolo 416 ter del codice penale si terranno martedì 15 aprile.  A difendere il ddl contro le accuse del M5S, il presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, che ricorda le tante battaglie contro la mafia, condotte quando era magistrato. Poi parla anche Zanda: “Io sono molto orgoglioso della mia età avanzata e della vita che ho compiuto, in modo retto e orgoglioso di fare parte di un partito democratico nella sostanza. Ed è per questo che anche stamattina ho chiesto ai senatori Pd di non cadere nelle provocazioni del M5S e dei loro insulti anche volgari. Il termine vigliacco è una vigliaccata – dice ancora Zanda – c’è un imbarbarimento del clima politico in vicinanza di una contesa elettorale. A chi interviene in aula urlando e interrompendo i colleghi voglio dire che – se pensa che sia un buon sistema per ottenere voti – l’Italia è un paese democratico che sa distinguere fra chi porta argomenti e chi cerca di sfasciare le istituzioni. Sentiamo necessario che questa norma diventi legge dello Stato in tempo perché possa regolare la campagna delle prossime europee”.

Fonte:http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-faba56d2-baa7-4011-b1f6-17fb015d2bd0.html

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