Braglia: “La Juve Stabia era retrocessa già da un anno e mezzo…”

Una retrocessione che è figlia di tanti errori non può certamente essere addebitata ad una sola partita persa, quella di sabato scorso in quel di Trapani. Mister Piero Braglia, come sempre, analizza con schiettezza e serenità il fallimento totale di un’annata culminata con la mesta quanto inesorabile discesa in Lega Pro per le Vespe di Castellammare.

“La matematica – sottolinea Braglia – dice che siamo retrocessi sabato scorso, ma in effetti era da gennaio dello scorso anno che non siamo più stati in grado di essere all’altezza di questa categoria. Purtroppo, all’epoca, non siamo riusciti a mantenere lo zoccolo duro della squadra, cambiando troppo in fretta”.

Il riferimento di Braglia è chiaramente rivolto agli addii eccellenti dei vari Maury, Genevier, Erpen, Danilevicius, che assicuravano esperienza e sostanza al team gialloblé, rivestendo spesso (come, ad esempio, capitan Maury) un ruolo fondamentale all’interno dello stesso spogliatoio, oltre che in campo.

Tornando al triste presente, cui hanno contribuito gli ulteriori addii estivi dei vari Nocchi, Seculin, Scognamiglio, Murolo, Baldanzeddu, Dicuonzo, Bruno, Cellini e via discorrendo, il tecnico toscano si esprime sulla gara persa malamente in quel di Trapani, contro un avversario che s’è rivelato più che altro molto cinico nei confronti della formazione campana, evidenziandone a lungo andare tutte le lacune strutturali di sempre.

“Anche in Sicilia – ha aggiunto Braglia – ci è mancata la furbizia, oltre che la cattiveria e la giusta voglia, un esempio su tutti è l’azione in cui Doukara, dopo aver saltato il portiere, non ha cercato di prendersi il fallo nel contrasto, per non parlare dei gol banali che abbiamo preso. Purtroppo non siamo riusciti a ripetere la buona prestazione del giovedì santo, contro l’Avellino. A noi non resta che andare avanti e continuare a lavorare con impegno durante la settimana, perché dobbiamo onorare questa maglia fino in fondo in serie B. Tutte le squadre che incontreremo da qui alla fine saranno motivate e non possiamo fare sempre queste figuracce. Facciamo sempre degli errori e, contro squadre organizzate come il Trapani, li paghiamo a caro prezzo. Nel corso del primo tempo non abbiamo sofferto molto, nella ripresa mentre stavamo cercando di reagire siamo stati puniti un’altra volta. Poi l’espulsione di Contini ci ha definitivamente tagliato le gambe. L’ingresso di Cardore a centrocampo? Dobbiamo far giocare alcuni giovani della Primavera. Non è facile avere determinazione e cattiveria quando siamo già retrocessi. Da qui al termine del campionato – conclude così la sua disamina l’allenatore delle Vespe – proveremo a valorizzare i ragazzi del nostro settore giovanile”.

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